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Critica alle mie opere

Critici d'arte hanno commentato sia sulla mia modalità espressiva in toto che su singole opere che ho prodotto. Quello che segue è una breve rassegna di queste ultime.

La clessidra dei sentimenti nell'arte di Alessandra Nucci

L'arte di Alessandra Nucci si è sviluppata attraverso vari periodi artistici. Dal verismo, in cui si notano un nitido disegno e limpide stesure di colori, al figurativo simbolico, in cui le immagini rappresentate, apparentemente semplici, esprimono realtà visibile ed intuibile, sentite e vissute dall'artista. Angoscia, speranza, solitudine, solidarietà, sono alcuni contenuti che emergono dalle pregevoli opere della Nucci, realizzate ad olio, acrilico e tecnica mista su tela. L'artista nata e residente a Roma, ha soggiornato per lunghi periodi all'estero, dove ha affinato i propri mezzi espressivi. Con una cromatica morbida e con una vasta gamma di tonalità, di accostamenti e di sovrapposizioni di colori che determinano forme, volumi, ritmi di forze, spazi e campiture di luci, l'artista ha realizzato suggestive albe e tramonti, raffigurazioni di paludi, di laghi sovrastati da movimentati cieli e di paesaggi campestri dai quali emergono una grande spazialità ed uno struggente lirismo. Un altro periodo artistico è caratterizzato da una pittura intimistica che sgorga dal proprio" Io" e volge nel senso della profondità, che definiamo " impressionismo psicologico ", in cui taluni elementi della natura raffigurata hanno un duplice significato realistico e metaforico che, nel contesto globale del dipinto, aldilà della figurazione visiva, esprimono sensazioni, stati d'animo, frammenti di memorie,attese e momenti esistenziali ricchi di speranza, di religiosità e di poesia. Nelle opere sacre, realizzate con incisivo espressionismo, il colore diviene luce ed assurge a valenza trascendentale. Nei recenti dipinti l'artista, con un discorso segnico-gestuale e attraverso il connubio impressionismo e figurazione psichica, esprime rapporti tra il bene ed il male che quotidianamente si incontrano all'esterno e dentro di noi stessi nel continuo divenire della vita. Tra le opere realizzate merita una particolare menzione il dipinto " La clessidra dei sentimenti", simbolo di misura necessaria per trovare equilibri nella nostra esistenza. L'arte di alessandra Nucci si attua come messaggio di verità.
F. Greco Critico d'arte.

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Un "dono" per l'anima.

Delicati e passionali i dipinti di Alessandra Nucci; una cromia appena percettibile, evanescente e rarefatta che tradisce una fondata sensibilità caratteriale.Il pennello accarezza il profilo dei petali e delinea lo stelo dei fragili fiori abbandonati al tempo, all'atmosfera. Una tavolozza armoniosa questa, quasi timorosa ma allo stesso tempo carica di sensualità. Un "dono" per l'anima.......
T. Tamburi Critico d'arte.

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La poetica sconvolgente dell'autrice de "L'uomo corteccia"

Quando pensiamo a cosa l'arte pittorica o scultorea rappresenti nella nostra vita (e per "nostra" non intendo slo quella delle persone di cultura elevata, ma il "common man", l'uomo di tutti i giorni), non posso dimenticare come per molti di noi l'arte e la pittura rappresentino mondi da oasi, da allontanamento del pensiero quotidiano per un piccolo - grande teatro spirituale, dell'immaginazione. L'arte di Alessandra Nucci è questo, ma è anche, paradossalmente, l'esatto contrario di ciò. Alessandra spesso e volentieri aggredisce con dolcezza la materia partendo da un'idea base che urla per uscire e che intelligentemente l'Autrice non blocca in una meditazione con se stessa, ma segue nella sua forza e purezza originari; sarebbe inutile tentare di bloccare una cascata interiore. Una cascata di ricerca di purezza, artistica ed esistenziale; una ricerca sempre totale, sempre onesta, originale e sincera. L'arte di Alessandra Nucci pone di fronte ognuno, quindi, ad una impossibilità di meditazione con i compromessi delle forme della vita, seguendo sempre, ovunque, sino alla fine, con coerenza totale, le ragioni assolute del cuore. "L'uomo corteccia", intelligente rappresentazione in creta, non può che dimostrare questa interpretazione. Il personaggio, sintesi dell'esperienza umana è meditato addirittura fisicamente tra il mondo umano e quello naturale, vegetale. E' uno psicodramma? Un?opera tragica? Il contrario. Nella sua essenza di denuncia, è un’opera di grande speranza, di totale dedizione all’idea interiore delle felicità da raggiungere sempre attraverso le forze della natura, mai contro di essa. E delle forze vive della natura Alessandra fa un uso costante e coerente, mescolandosi essa stessa, le proprie dita, le proprie idee, con essa; sovente attraverso composizioni pitoriche di tipo materico – astratto di grandi dimensioni, con cortecce di eucaliptus trattate, bagnate e pressate (“Mutazioni della natura”), o imponenti terracotte dipinte in rilievo, assemblate in composizioni complesse ed affascinanti, dal grande risultato complessivo (“Le ninfe”), o la dinamica utilizzazione rappresentativa di materiali primordiali in stucco, come sassi o sabbia (“Inverno”). Non mancano nella pittura di Alessandra Nucci temi di attualità profondamente seria, inquietante (“Condono edilizio”, opera dal soggetto particolare, dove assistiamo ad uno sguardo inesplicabile ed ipnotico steso su una complessità di materia che il mondo edifica implacabilmente), o da grandi ed allo stesso tempo tenerissimi slanci emotivi (“l’esplosione di immagini in “fuochi d’artificio”, rappresentazione in forti tinte dei giochi da esplosione sul mare). E cosi via, nell’ambito di una produzione sempre di grande originalità, sempre totalmente vissuta, amata, sofferta. Alessandra può, per chi non la comprenda nell’immediato, essere difficile, complessa, colpire l’immaginario come un colpo di vento in pieno viso. Ma non è mai banale; non lascia mai, in alcuna opera, la malinconica sensazione del deja vu, del già visto e vissuto. E’ un’artista vera, innamorata di ciò che da se nasce, ed in questo senso, profondamente impegnata in ciò. Le sue crete, i suoi dipinti, le sue acqueforti, ed in definitiva le sue tematiche seguono quindi l’andamento della vita e della natura; e non si distaccano mai da essa, pechè ne sono direttamente figlie, e come figlie la seguono fedeli.
A. M. Barbagallo Roma.

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"Mutazioni della Natura"

L'artista poliedrica, nella sua personale ricerca, dal simbolismo ai vari materiali assemblati - cortecce, sabbie, sassi e quant'altro - che fanno della sua creatura, non solo nel titolo, ma nell'acquisizione dei vari elementi della natura uniti nell'esteriore, partono da una sublimazione interiore del proprio essere partorendo simbiosi multiple di raffinata poesia, con tecniche materiche e pur di morbide campiture, in atmosfere oniriche ma reali. Sogno e realtà, simboli ed archetipi, materia e spirito, sono gli elementi scatenanti di questa opera che non è solo un opera artistica, ma un compendio, un abecedario, per la lettura della propria anima, elementi sprigionati dalla sensibilità di ALESSANDRA NUCCI, artista fragile e forte all'unisono, che trasforma i suoi lavori in pagine di vita.
G. Portacci Roma.

Una materia corposa e stesa con impeto esprime, con dinamica visionarietà, una idea di una drammatica involutione. Evocata dal titolo, una natura immateriale e informe trasmette un chiaro e severo messaggio di avvertimento.
P. Levi

"Femminilità"

Le sculture di Alessandra Nucci testimoniano il profondo ed intramontabile legame con la tradizione classica. I suoi bronzi sono prova superba di una abilità eccelsa e raffinata: è una affermata interprete della scultura contemporanea, dotata di grande sensibilità e creatività che si alimentano in un'ottima conoscenza delle tecniche artistiche. La maestria si rileva nella fusionedi immagini e figutre in cui forme compatte si concatenano quasi a voler racchiudere il sentimento e l'emozione che riesce ad imprimere nella materia. Tutto in lei gioca nella preparazione iniziale della scultura, tramite un disegno che stabilisce i volumi, gli spazi da riempire e ciò che noi chiamiamo equilibrio ottico, che in questo caso è frutto della razionalità di un'artista che nulla lascia al caso.
J. Van Roy Dalì

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"Il Palio"

Essenziale ed elegante è questa raffigurazione bronzea che esprime visivamente l'emozione connessa ad una gara che unisce cavallo e cavaliere in un insieme inscindibile. In una forma plastica agile e sinuosa, più allusiva che descrittiva, l'autrice sintetizza il coraggio e la forza dei due competitori uniti in una tensione plastica, che rimanda con evidenza alla cultura classica.
P. Levi

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